Wednesday, November 09, 2005


Another dream becames true in my life. Here's the cover of my first book. It's in Italian, printed and sold in Italy only, but ...hey, got to start somewhere! It's the collection of the articles I wrote in 2001 thru 2003, 120 pages, 12 Euros... holy shit, better be good!
The title is a stupid word joke that translates into something like: "I hope I am going to surf... her".
If you're from Italy and want to order it, you'll find the form in the attachment below.
In the meantime, let me give you the book introduction... for free!!!! I'll post it as a comment to this. Aloha.

10 comments:

cammar said...

Here's the introduction of my book. Enjoy it!

Introduzione


Nel lontano 1990, un anno dopo essermi laureato, feci un colloquio in IBM a Roma. Dal momento che gia’ lavoravo per un’altra azienda, l’intervistatore mi chiese perche’ volessi cambiare. Sparai qualche motivazione che mi sembrasse seria e professionale, ma, in tutta onesta’, il risultato fu alquanto poco convincente. E allora la buttai sullo scherzo dicendo: “Vede, io sono un ingegnere napoletano, come Luciano de Crescenzo. Dal momento che e’ uno dei miei scrittori preferiti, vorrei ripercorrerne esattamente tutte le tappe, a cominciare dall’essere assunto in IBM. In realta’, non mi interessa fare carriera in azienda, ma vorrei arrivare ad essere uno scrittore.”.
Lo dissi chiaramente scherzando, e peraltro funziono’, dal momento che il tipo si fece una risata e… mi assunse. Mai e poi mai avrei immaginato che un giorno avrei davvero pubblicato un libro. Mai e poi mai avrei immaginato che un giorno mi sarei ritrovato a riflettere sulla mia vita e dire: “Altro che Luciano de Crescenzo…”
Vivo a Maui dal febbraio 2001. In questi anni ho scritto piu’ di 40 articoli e centinaia di email ai miei amici, in cui ho raccontato le emozioni vissute in questa fantastica avventura. Un’avventura che mi ha cambiato profondamente. Tanto che, rileggendo i primi articoli, mi sono sembrati scritti da qualcun altro.
Ad esempio: ma davvero facevo kitesurf? Manco me lo ricordo! E poi, davvero avevo paura degli squali? Beh, sono contento di aver imparato che esistono cose molto piu’ pericolose… attivita’ che svolgiamo tutti i giorni. Ad esempio:
- guidare una macchina. Nel 2003 i morti per incidenti stradali in tutto il mondo sono stati 1.3 milioni (contro 4 per attacchi di squali)
- bere un bicchiere di latte. Se proviene da un allevamento industriale, infatti, tale latte conterra’ tutte le porcherie con cui vengono alimentate le mucche, tra cui ormoni (per farle produrre di piu’) e antibiotici (per prevenire le infezioni ai tagli provocati dalle strettissime gabbie)
- guardare la televisione. Atrofizza il cervello e annulla le personalita’.
Lo stile dei racconti, inoltre, (questo libro raccoglie quelli dei primi due anni) e’ alquanto grossolano, ma ho preferito non cambiarlo per non alterarne la spontaneita’. Testimoniano e mi ricordano come mi sono sentito al momento e anche se ora mi sembrano a volte un po' ingenui, sono senz'altro genuini. E magari piu' vicini a quello che voi (lettori italiani) avreste provato al mio posto, visto che quando ho iniziato la mia avventura ero di sicuro piu' simile a voi.
Fatemi approfondire questo punto, altrimenti corro il rischio di essere frainteso (e mandato a quel paese) prima ancora che iniziate a leggere.
Ogni volta che torno in Italia (una volta l'anno, a trovare i miei genitori), mi accorgo sempre piu' di quanto omogenei siano il modo di pensare/essere/vestire/comportarsi degli italiani. E non riesco a capacitarmi che anch'io, appena 4 anni fa, ero integrato in quest’ambiente.
L'influenza dei mezzi di controllo del pensiero esercitati dal sistema e’ estremamente pervasiva. Tutto nelle societa' occidentali (parlo di queste, perche' queste conosco), gira intorno al dio danaro. E questo fa uniformare pensieri e comportamenti. E ci si sente soddisfatti se si ha un lavoro sicuro e ben remunerato e grazie a questo ci si puo’ permettere la macchina fighetta o la cravatta firmata. Ma allo stesso tempo, si continua a desiderare di guadagnare di piu', perche' l’amico si e' fatto la macchina ancora piu’ figa... E tutti seguono le mode, per apparire come quelli delle pubblicita'. E vestire tutti allo stesso modo rafforza la sensazione di appartenenza al branco. Ci si sente sicuri in mezzo al branco... non c'e' rischio di essere additati come “diversi”.
Purtroppo, questo fenomeno si sta allargando su scala planetaria. Il processo di globalizzazione e' inarrestabile. A me, a dire il vero, piace chiamarlo “Americanizzazione”, in quanto gli Stati Uniti grazie al loro enorme potere economico, stanno esportando i loro deprecabili “non valori” in tutto il mondo occidentale. E quel che e' peggio, e' che temo che presto cio' si estendera' anche al resto del mondo. Leggevo recentemente che c'e' un posto in India, uno dei paesi notoriamente piu' poveri del mondo, ma allo stesso tempo piu' ricchi dal punto di vista spirituale, in cui le multinazionali del computer hanno aperto enormi laboratori di sviluppo software, grazie alla manodopera intellettuale particolarmente economica. Ebbene, l'improvvisa disponibilita' di denaro, sta rapidamente trasformando il comportamento degli abitanti del luogo. Lavorano 12 ore al giorno, pur di potersi permettere di consumare un drink nel nuovo american bar alla moda o cose del genere...
Ragazzi, aprite gli occhi. Il denaro rende schiavi. Piu' possedete oggetti, piu' gli oggetti posseggono voi. E vi distolgono da quelli che sono i vostri sogni reconditi (se ne avete ancora traccia... di sicuro da bambini ne avevate, per cui dovete solo scavare nella memoria...). Fate cosi’: dopo aver praticato i vostri scongiuri preferiti, chiedetevi se, nel caso la morte dovesse arrivare domattina, morireste sereni e senza rimpianti. Perche' tutti ci sentiamo immortali, ma nessuno lo e’. E sprecare una vita a fare cose che non ci piacciono, ma che dobbiamo fare perche' il sistema ce lo impone, rimandando quelle che a cui teniamo davvero a quando andremo in pensione (sempre che ci arriveremo, sempre che lo stato davvero ce la dara' ‘sta pensione e sempre che avremo ancora sufficienti energie...), e' un affronto alla fortuna che abbiamo avuto ad essere stati messi al mondo. Diciamo che questa fortuna non ce la stiamo meritando...
Scrivo cio’ per darvi uno spunto di riflessione. E lo faccio per ricambiare l'aiuto che altri (cito i soliti Sergio Bambaren con Il delfino, Steve Wilson dei Porcupine Tree con Stop swimming e gli autori di alcuni film come L'attimo fuggente o American beauty) mi hanno dato a suo tempo. Tutto e’ possibile, dipende solo da voi. Io vi dico solo che da quando ho deciso di seguire i miei sogni, mi sveglio ogni mattina e mi sento l’uomo piu’ felice del mondo.
Oh, poi fate come vi pare. Auguri.

Anonymous said...

No, eh, le paternali sulla globalizzazione e sul brutto andazzo che il mondo occidentale ha preso non ce le meritiamo davvero! Leggo distrattamente i tuoi articoli su Windnews, con l'approvazione e l'invidia che chiunque viva nel traffico, nell'inquinamento, davanti al PC, andando in mare 2 volte al mese deve tributare a chi vive in un sogno. Invidia...sentimento scontato, approvazione meritata per il coraggio di una scelta importante. Ma non per questo ci dobbiamo sciroppare le tue prediche da santone del bene e della felicità...ci bastano Silvio, Romano e Celentano (dai quali sei fortunatamente esente!!) per queste puttanate!! Continua a raccontare il tuo mondo, le cose che vedi e che fai, lasciando che chi ti legge (ed io sono tra questi) sogni un pò, anzi... scrivi meno e metti su più foto..ci garbano parecchio di più!
ALOHA!

cammar said...

Chiunque tu sia, grazie per il feedback.

Anonymous said...

I can't read Italian

Anonymous said...

...but I can eat a taroburger

cammar said...

Martin, are you trying to sell your taro burgers on my website?

Anonymous said...

i pezzi dal walden rispecchiano ciò che noi siamo e cosa significa la natura per noi uomini: TUTTO!

cammar said...

funny... walden e' anche una marca di tavole da surf...

carlo said...

Le foto, seppur bellissime, senza il contorno delle tue dida ed opinioni, non sono niente, quindi non farti intimidire. E poi le paternali fan sempre bene.

Finally, after 10 years I've been dreaming it, I'm on the way of your life style. Still dont know if I'll come back in the polluted Milan or I'll keep going, who knows.

Translate your book in english and sell it in internet for 10 bucks.

saluti.
carlo

cammar said...

E chi si e' fatto intidimidire! Ho solo cortesemente ringraziato chi ha deciso di spendere del tempo per scrivere un commento. Cosa che faccio anche con te, oltre ad augurarti buona fortuna!